R.C. Professionale Avvocati: quale Compagnia scegliere per stare tranquilli

Se credi che le Compagnie assicurative siano tutte uguali allora eccoti alcuni buoni motivi per cambiare idea

Certamente uno dei tanti quesiti che ti sarai posto, o magari ti stai ponendo in questo periodo, è quello relativo a quale Compagnia assicurativa scegliere per la tua polizza di Responsabilità Civile Professionale.

Purtroppo le Compagnie assicurative non sono tutte uguali.

Come del resto non lo sono i normativi di polizza o nemmeno gli assicuratori dai quali acquisti il contratto.

Ecco, dunque, che già scegliere la Compagnia giusta significa fare “centro” in almeno uno dei tre grandi bersagli che devi colpire se non vuoi trovarti a fronteggiare da solo e senza armi lo spettro di una richiesta di risarcimento per errore professionale.

Partiamo con il dire che il Decreto Ministeriale del 22/09/2016, che ha introdotto regole nuove in tema di polizze di responsabilità civile, ha fatto fare a tutti un grosso passo in avanti.

L’introduzione delle nuove e più complete garanzie “obbligatorie” che le Compagnie (tutte) devono concedere nei propri contratti ha di fatto livellato verso l’alto la qualità delle coperture.

Tanto per fare un esempio, solo alcune polizze del mercato straniero, acquistabili attraverso i broker, concedevano la copertura anche per i danni “non patrimoniali” professionali. Una fattispecie che interessava (e interessa) soprattutto i penalisti.

Ma oggi che il problema è superato cosa devi guardare per scegliere una Compagnia piuttosto che un’altra?

Ecco i consigli che ti posso dare.

Prima di tutto devi guardare alla solidità della Compagnia. Sembra banale come quando Studio Aperto ti dice di bere molta acqua e mangiare molta frutta durante l’estate, ma banale la faccenda non è, perché ci sono molte ragioni che mi spingono a dire che è preferibile una grande Compagnia ad una piccola.

In primo luogo perché chi “caccia i soldi” deve averli. Se non altro per il fatto che sinistri di ingente entità incidono sulle grandi Compagnie in misura minore rispetto alle piccole (qui ci starebbe tutto un discorso sulla riassicurazione che ti evito).

In secondo luogo perché, sia a livello di assunzioni del rischio, sia di liquidazione, è molto più probabile che vi sia maggior “specializzazione” in una Compagnia “grande” che si presume essere più strutturata. Per un assicuratore (e di riflesso per il cliente) sapere di avere dei riferimenti in sede di Compagnia che ne capiscono qualcosa è comunque un plus importante.

Tra l’altro va sottolineato che, ad oggi, sono poche le Compagnie che vogliono “stare nel mercato” delle polizze professionali. Non è un caso che le uniche due Compagnie convenzionate con la Cassa Forense siano Unipolsai e Generali.

Te lo dico con sincerità: alle Compagnie non piacciono le R.C. professionali. Di nessun tipo. Se le offrono lo fanno di controvoglia e solo con la speranza che tu faccia altre polizze. Si ciucciano l’osso sperando di trovare polpa.

Questo perché i sinistri sono tanti e la raccolta premi non sufficiente a coprirli. E per sinistro non intendo solo il “pagamento” dell’indennizzo al terzo. Intendo anche solo la gestione della vertenza, che magari si può risolvere in un nulla di fatto ma che è comunque costosa per la Compagnia anche in presenza di nessun risarcimento pagato.

Per cui, interfacciarsi con una piccola Compagnia per un rischio “poco gradito”, non è il massimo della vita. E tutte quelle che Compagnia che “si buttano” in questo tipo di mercato senza avere una reale solidità alle spalle, rischiano di fare un grosso buco nell’acqua che si scaricherà irrimediabilmente su di te in termini di servizio e di difficoltà ad ottenere quello che ti spetta.

Cioè i tuo soldi arriveranno con molta, molta calma.

L’alternativa alle “grandi Compagnie” di casa nostra sono le Compagnie estere.

Molte di esse, attraverso il canale dei Broker, hanno stipulato con la Cassa Forense alcune convenzioni. Tra le tante ci sono i Lloyd’s, l’AIG, l’UIA, la QBE e CNA. Tutte superpotenze mondiali, certamente.

Il problema principale, però, è che queste Compagnie sono distanti da te come lo è Plutone dalla terra. La loro sede legale è all’estero e in Italia operano con un ufficio di rappresentanza.

Inoltre, dovendosi gioco forza appoggiare ai broker quale canale di vendita, spesso e volentieri tali contratti sono proposti attraverso piattaforme “on line”, ad adesione via internet.

Non esistono agenzie dei Lloyd’s, della CNA o dell’AIG. Ci sono dei mediatori d’affari (che nelle assicurazioni diventano i broker) che piazzano le polizze.

In pratica acquisti la polizza più importante della tua professione con la stessa leggerezza con cui compri su Amazon l’ultima interessantissima biografia su Maurito Icardi dell’Inter.

Tra l’altro, trattandosi per la maggior parte di polizze “standard”, ogni possibile necessità di personalizzazione fuori dagli schemi prestabiliti, diventa più difficile. A meno che non si tratti di rischi professionali particolarmente complessi ed articolati (ma qui entriamo in un altro campo).

Nessuno si sognerebbe mai di mettere in dubbio la serietà e la solidità delle Compagnie straniere che vendono attraverso il canale dei Broker le polizze di R.C. professionale. Sia che questi contratti siano acquistabili su internet (o via fax o telefono) sia che te li possa emettere direttamente qualche broker di fiducia nella tua città.

Il problema potenziale deriva dal fatto che in caso di sinistro mentre con una Compagnia Italiana ti puoi rapportare direttamente con la Direzione in Italia, con le compagnie straniere questo punto di riferimento “vicino” non ce l’hai uguale.

Le conseguenze potrebbero essere scarsa o nessuna risposta in caso di bisogno di aiuto quando ti arriva una richiesta danni e probabile dispendio di energie fisiche, nervose e soprattutto economiche per far valere i propri diritti.

Non è una regola matematica, ovviamente. Ma è facilmente immaginabile il fatto che se hai un rapporto con un agente di una Compagnia italiana hai qualcuno da prendere “per il collo” all’occorrenza (prima però fagli una semplice telefonata, per carità), diversamente se devi gestire tutto con un grande broker che non hai mai visto in vita tua e che piazza le polizze attraverso piattaforme on line con una Compagnia straniera, tutto diventa più macchinoso.

Per approfondire questi aspetti, e numerosi altri, ho preparato per te una guida completamente gratuita, che ti svelerà perché le nuove polizze di R.C. professionali per avvocati, pur adeguate alle nuove normative, non sono comunque in grado di fornirti una sufficiente protezione.

Scarica ora: “Le cinque cose da sapere, prima che sia troppo tardi, sulla polizza di R.C. Professionale per avvocati“.

Cicca qui => http://guida.avvocatoassicurato.it/

Stay tuned.

Ilie Rizzato

This entry was posted in Articoli and tagged , , . Bookmark the permalink.